Sul numero di Settembre di Cucina Naturale, avevo visto la pubblicità di questo nuovo prodotto. Non potevo resistere; al SANA sono riuscita ad assaggiarlo: buono, gustoso.
Si riconosce perfettamente il grano saraceno, il “latte” è leggermente amaro con un retrogusto nocciolato.
Ingredienti:
100 gr di grano saraceno
1 ½ litro d’acqua.
Procedimento:
La sera precedente mettere a bagno il grano saraceno.
La mattina successiva, eliminare l’acqua e risciacquare accuratamente il grano saraceno. Inserirlo nel boccale del frullatore
Far bollire l’acqua, appena raggiunge il bollore prelevare uno o due mestoli, e unirli al grano saraceno: frullare il tutto.
Versare il risultato nella pentola e far bollire per almeno 10 min, mescolando spesso.
Far riposare 15 minuti, poi versare il tutto in un colino a maglie fitte recuperando l’okara di grano saraceno.
Il vostro latte è pronto.
Conservare in frigorifero.
Una panoramica:
Dovevo assolutamente provare a produrlo, dopo diverse settimane sono finalmente riuscita a trovare il tempo per dedicarmi a questa prova.
Non è possibile filtrarlo attraverso il “telo”, procedura utilizzata per il latte di soia; il grano saraceno sviluppa una sostanza densa e oleosa che non permette la fuoriuscita del liquido.
Ho provato questa pratica, ma purtroppo ho solo perso dell’okara nel trasferire il tutto nel colino.
L’importante è avere un colino con maglie sottili e fitte, il filtraggio è perfetto.
Il “latte” è molto più corposo e leggermente gelatinoso rispetto alle bevande vegetali, si presta a preparazioni culinarie; se lo si desidera bere è necessario allungarlo.
Considerando le proprietà del grano saraceno vale la pena di farlo; non a tutti potrebbe piacere, il sapore rimane più deciso rispetto al “latte” confezionato. Ma chi ama questo meraviglioso cereale non potrà resistere.
L’okara di grano saraceno:
p.s.: durante il riposo in frigorifero, il latte di grano saraceno si addensa, basta scaldarlo per fluidificarlo.
Feli, ma se si utilizzasse quel che rimane del frullato di questo H2O e grano, questa gelatina non la si potrebbe utilizzare come sostituto a H2O e semi di lino?
Penso proprio di si…. sto facendo germogliare il grano saraceno per poterlo utilizzare crudo come legante, invece con il latte avevo fatto il “formaggio” http://www.ledeliziedifeli.net/2011/10/07/saraceno-cheese/ e l’okara una farifritta…. mi è piaciuto tantissimo, sopratutto il “formaggio” ovviamente mantiene il gusto amaro del grano saraceno 🙂
Sono incuriosita dai germogli di grano s. a crudo come legante… faccio confusione probabilmente con questa ricetta. Cerco di spiegarmi: alla mia piccola Anita, durante lo svezzamento usavo prepararli pappe a base di grano saraceno cotto x circa 20 min con verdure varie e frullate con il mini pimer, risultava una bella cremina densa inumidita dalle verdure lesse. Con i germogli crudi ti comporti come con le mandorle? E poi ?
Buona notte e scusa x la curiosità
Devo ancora sperimetare sul campo, e sopratutto spero di riuscir a germogliare…. li ha utlizzata Daria e ho letto diverse ricette sui vari libri dove vengono usati come ingredienti secco, tipo farina… voglio proprio provare ad unirli alle verdure per creare crackers croccanti o alla frutta per frollini. Spero di riuscir a farli germogliare…. ora hanno un piccolo germoglino ma mi sembra si siano fermati 🙁