Ricotta di mandorle

Cremosa, corposa, versatile. Irresistibile.

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Finalmente è arrivato l’estrattore e oltre a godermi dei super concentrati di salute ho dato inizio alla produzione di latte vegetale.
Non è strettamente necessario utilizzare l’estrattore per la produzione di latte vegetale, ma… offre molti vantaggi. Separazione automatica dello “scarto”, velocità di impiego e comodità.
Il primo esperimento è stato il latte di mandorle e gustare un latte vegetale “crudo”, corposo, saporito non ha paragoni, ma oltre ad essere consumato al naturale si presta come ingrediente fondamentale per la produzione della ricotta.
Vi presento la mia versione, cremosa, corposa, gustosa e irresistibile ricotta di mandorle.

Ingredienti per 400 gr di ricotta:
1 litro di latte di mandorle autoprodotto
4 gr di nigari
2 gr di sale (facoltativo)

Ingredienti per il latte di mandorle:
200 gr di mandorle
1 litro d’acqua

Procedimento:
Realizzare la ricotta di mandorle è semplicissimo e non richiede particolari attrezzature, ingrediente fondamentale è il latte di mandorle.
A voi la scelta potete utilizzare latte di mandorle acquistato,  accertandovi che sia al naturale e che contenga una discreta percentuale di mandorle, oppure potete autoprodurlo.
In questo caso, per ottenere un latte vegetale abbastanza grasso, è necessario partire con una discreta quantità di mandorle.
Per realizzare il latte di mandorle ho utilizzato l’estrattore ed ho preferito non eliminare la pellicina: il risultato è  un latte vegetale più scuro e con qualche traccia di pellicina, ma dal sapore pieno e corposo.
E’ possibile realizzare il latte di mandorle anche con un frullatore ad immersione, dopo aver frullato le mandorle dovrete  separare l’okara dal liquido, recuperandolo attraverso un telo.
Lasciate in ammollo una notte le mandorle con la buccia, al mattino eliminate l’acqua, sciacquatele e passatele nell’estrattore.
Per ottenere un latte ancor più concentrato, fate un secondo passaggio con lo scarto.
Il vostro latte di mandorle è pronto per essere utilizzato, oppure ritirato in un contenitore e conservato in frigorifero.
L’okara di mandorle, sarà un ingrediente pronto all’uso, potrete realizzare dolci, aggiungerlo agli impasti, farlo tostare e realizzare un saporito condimento per la pasta, a voi la scelta, si conserva in un contenitore adatto in frigorifero per qualche giorno.
Per realizzare la ricotta versate il latte di mandorle in una capace pentola e portate a bollore.
Fate sciogliere il nigari in due cucchiai d’acqua, salate il latte di mandorle e mescolate.
Se possedete un termometro, verificate la temperatura prima di versare il nigari, deve essere di 85°C; se invece come me, vi si rompe il termometro proprio mentre realizzate la ricotta, attendete di vedere le prime bolle, a questo punto mescolate, aspettate ancora un paio di minuti e versate il nigari.
Mescolate un paio di volte, spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare e raffreddare.
Nel frattempo preparate un colino rivestito con un telo di cotone.
Versate il latte cagliato nel colino raccogliendo il siero in un contenitore.
Strizzate e arrotolate il telo, ritirate in frigorifero e fate riposare.
E’ possibile utilizzare il siero ottenuto, conservatelo in un contenitore in frigorifero, sarà un ingrediente da aggiungere ad un impasto, dolce o salato, ad una crema di verdure o in altre preparazioni.
Ho lasciato la mia ricotta in frigorifero nel telo 24 ore, al termine l’ho ritirata in una fuscella, oltre a permettere alla ricotta di asciugarsi ulteriormente ho creato una bellissima ricotta di mandorle.

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Con questa dose ho ottenuto circa 400 gr di ricotta, buonissima e pronta all’uso.
Il sapore, la corposità, la cremosità permettono di utilizzarla al naturale, magari insaporita con erbe aromatiche o spezie, oppure come ingrediente per realizzare golose ricette.

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Nota: è possibile utilizzare 40 ml di aceto di mele o 40 ml di succo di limone al posto del nigari.
Personalmente preferisco il nigari, insapore e la resa è leggermente superiore.

Vi lascio la fotografia della Ricotta di mandorle che ha realizzato Elena, ha utilizzato mandorle senza buccia e il Bimby per tritare le mandorle, successivamente ha scolato e filtrato il latte.
Il risultato è sorprendente, grazie Elena per la condivisione, la tua ricotta è bellissima.

 

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Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Daria, del blog: Gocce d’aria – Integralmente (Estate) 

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26 commenti su “Ricotta di mandorle”

    • Grazie zia Consu, questa è solo la mia versione, ho voluto testare il nigari come coagulante e i risultati sono stati ottimi, sia come resa che come sapore. Utilizzando l’aceto o il limone l’utilizzo della ricotta era limitato, in questo modo è versatile e a mio parere molto più buona, provala se hai occasione, sono certa che ti piacerà 🙂

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    • Grazie Daria, hai visto che bella che viene, e anche la resa è incredibile… il siero è limpido. Il nigari lo acquisto nei negozi bio, lo trovo senza problemi, e costa pochissimo. Devi assolutamente provarla, sono certa che le tue bimbe la apprezzeranno 🙂

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  1. Ho eseguito tutto alla lettera, ma nonostante ciò il nigari non ha fatto cagliare il latte, nel dubbio ho raddoppiato la dose ma non ha portato a nessun risultato quindi ho dovuto buttare tutto.

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    • Ciao Marco, mi dispiace tanto, pensa ho appena finito di farne un’altra. Come ho scritto in questa versione ho sostituito l’aceto di mele con il nigari ed ormai non lo modifico più, siero limpido e ottima resa. Ma veniamo al tuo problema.
      Come prima cosa è opportuno precisare che la cagliatura non forma fiocchi grandi, ma molto piccoli e appena percepibili. E’ assolutamente necessario far raffreddare la ricotta cagliata prima di scolarla, andrà semplicemente versata su un colino coperto da un telo di cotone, e magicamente sarà solida.
      Altro punto se hai utilizzato latte acquistato l’importante che non contenga zucchero e che abbia una buona percentuale di mandorle. Non è necessario aumentare la dose di nigari, 4 g sono perfetti, se ne utilizzi troppo rischi che ti risulti amara e sgradevole. Altro consiglio, versa il nigari nel latte al momento in cui inizia a bollire, mischia con delicatezza e aspetta che prenda bollore, pochi secondi. A questo punto spegni, copri il tegame e fari raffreddare o almeno intiepidire. Se tocchi il latte non devi scottarti, poi versa il tutto su un colino. Purtroppo sono gli unici consigli che posso darti, come ti dicevo ho scritto esattamente il procedimento e il metodo che utilizzo io, sto ricottando con frequenza e sempre con lo stesso risultato. Non arrenderti, prova nuovamente vedrai ti riuscirà….. aspetto tue notizie, 🙂

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  2. Wow, bellissima questa ricotta!
    Anche io è un po’ che vorrei acquistare l’estrattore proprio per fare anche i latti vegetali…..ma è una spesa importante e devo rimandare ancora un po’ 🙁
    Proverò a fare il latte di mandorle con il frullatore ad immersione e poi proverò a seguire le tue istruzioni per questa magnifica ricotta, l’aspetto è meraviglioso!
    Grazie, ciao
    Serena

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    • Carissima, sono due anni che cerchiamo di acquistare l’estrattore, finalmente ci siamo riusciti, con qualche rinuncia. Ti capisco e ti auguro di riuscire quanto prima a coccolarti. Mi interessava proprio per poterlo sfruttare totalmente, estratti, latti vegetali e gelati… ed è fantastico 😀
      La ricotta è buonissima, vedrai che anche con il frullatore ad immersione riuscirai ad ottenere questa squisitezza…. strizza bene l’okara e il resto verrà da se!!!!

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  3. ciao..la tua ricottina è stupenda! complimenti davvero! da provare…chiedo se posso, che tipo di estrattore hai acquistato?..ti trovi bene?..grazie mille!!!!!..sto meditando anchio x acquistarlo ma il costo è elevato…

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    • Ciao Lucia, grazie mille, ho acquistato Hurom500. Ho valutato diverse marche, tutte con prestazioni simili, poi scelto in base alle nostre possibilità. Mi trovo benissimo, lo sto utilizzando molto oltre che per gli estratti anche per il latte vegetale e mi sto divertendo 😀

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  4. scusa ma non ho capito come fai il latte di mandorle. triti semplicemente le mandorle nell’acqua e poi filtri? o 1 ammolli le mandorle. 2 le scoli. 3 le frulli con tutta l’acqua. 4 le filtri subito o le lasci ancora nell’acqua e quanto? 5 l’acqua che temperatura?

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    • Ciao Elena, per il latte di mandorle hai due possibilità se possiedi l’estrattore, basta amollarle, eliminare l’acqua d’ammollo e passarle all’estrattore aggiungendo 1 litro di acqua. Oppure lasciale in ammollo, gettare l’acqua e con acqua nuova frullarle e filtrarle. Personalmente preferisco gettare l’acqua di ammollo, in ogni caso contiene le impurità delle mandorle. L’ammollo serve per idratare e rendere più morbide le mandorle, in questo caso si ottiene un latte più carico. Se hai bisogno chiedi senza problemi. Fammi sapere se ti riesce mi fa piacere 🙂

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  5. Ciao volevo provare a fare la ricotta con in semi di girasole ma ho bisogno di aiuto perchè non ho capito alcune cose..tipo li devo tenere in ammollo per una notte poi gettare l’acqua dell’ammollo e frullarli (io purtroppo non ho l’estrattore) in 1 litro di acqua nuova? poi devo fare filtrare il ” latte”? il nigari va aggiunto quando il latte stà bollendo?

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    • Ciao Erica, perdonami il tuo commento non mi appariva 🙁 sono mortificata.
      Provo a farti un piccolo riassunto:
      L’acqua di ammollo la devi gettare e con acqua nuova (1 litro) devi autoprodurli il “latte” di semi di girasole.
      Latte che otterrai frullando e filtrando i semi ammollati.
      E come hai scritto tu il nigari lo versi quando il latte inizia a bollire, dopo averlo versato mescola per amalgamare, poi attenti che riprenda il bollore, spegni e…… copri. Ignora il tutto latte sino a quando non sarà tiepido. Solo a quel punto versa in un colino rivestito con un panno di cotone. Recupera l’acqua (il latticello) lo puoi utilizzare per cuocere un risotto (sarà buonissimo) oppure per una vellutata, zuppa di verdure o altre preparazioni. Risulterà già un pochino saporito e sarà ottimo.
      Spero di esserti stata d’aiuto.

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  6. Ciao e complimenti, ti seguo da un po’ e ho già preparato delle buonissime e salutari ricette. Questa ricotta di mandorle incanta ed è per questo che vorrei subito prepararla! Vorrei sapere che tipo di telo bisogna utilizzare per la strizzatura.
    Grazie e un sorriso

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    • Ciao Letizia, hai proprio ragione la ricotta di mandorle incanta!!!! la preparo spesso e l’ho rifatta proprio l’altra sera per gli amici. Incanta il palato e la vista 🙂 Per il telo puoi utilizzare le garze in mussola (le trovi on line servono proprio per scolare i formaggi) oppure un telo in cotone leggero. E’ importante che non sia candeggiato e lavato con detersivi. Le prime volte che autoproducevo i formaggi utilizzavo un telo di cotone leggero, successivamente mi sono attrezzata ed ho acquistato la mussola.

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    • Ciao Marghe, mi dispiace ma non è possibile usare l’agar agar, agar agar è un gelatificante, il nigari fa coaugulare il latte. Due risultati totalmente diversi, con l’agar agar otterresti un specie di budino, molto più simile alla “mozzarella” di soia, mentre con il nigari è simile (quasi identico) alla ricotta, stessa cremosità e consistenza.
      Il nigari lo trovi in tutti i negozi biologici, costa pochissimo e rende molto, la dose utilizzata è minima 🙂

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  7. Anche il mio latte è rimasto liquido 🙁 Avevo fatto un buon latte di mandorla con il Bimby, scaldato e aggiunto il nigari a 85gradi, colato nel colino cn stoffa ma è passato tutto… cosa ho sbagliato?

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    • Ciao Laura, non demoralizzarti, la prima volta è facile non eseguire correttamente un passaggio, ti consiglio anche di leggere attentamente il post e i commenti precedenti.
      Ti consiglio di riprovare, questa volta ignora il termometro, porta a bollore il latte di mandorle, al primo bollore butta il nigari sciolto, mescola pianissimo, con delicatezza, attenti qualche secondo che ritorni a bollore, attendi ancora qualche minuto, spegni il fuoco, copri la pentola, e…. Fai raffreddare!!! passaggio fondamentale.
      Solo da fredda versala con delicatezza in un colino foderato con un telo, recupera l’acqua la puoi usare.
      A questo punto lascia scolare, se hai la possibilità in sospensione, appendendo il telo. Vedrai che non avrai problemi a realizzare la ricotta, devi solo eseguire tutti i passaggi. E altro punto fondamentale, il latte se autoprodotto deve essere corposo, se lo fai a mano strizza bene l’okara, è importantissimo

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