Vegan street food

Ogni volta che passo davanti alla libreria, mi ritrovo tra le mani questo volume, lo sfoglio, ammiro le splendide fotografie e…. mi rammarico di non avervene  ancora parlato.

VEGAN-STREET-FOOD

Anche se in questi ultimi anni lo street food sta vivendo una seconda giovinezza, in realtà è sempre esistito, tutti noi abbiamo ricordi legati a qualche bancarella per strada.
Il mio primo ricordo di street food, proprio come per Valerio Costanzia è legato al caldarrostaio.
Il 2 novembre, la visita al cimitero si concludeva con un cartoccio caldo di caldarroste tra le mani, le dita infreddolite si annerivano mentre con avidità le sbucciavo.
Ne ero ghiotta, il loro sapore era unico, legato all’atmosfera e alla nebbia.
Crescendo ho avuto modo di visitare altre città e un piacevole ricordo è legato alla Sicilia, dove è frequente trovare sul ciglio della strada o in prossimità delle località balneari “friggitorie” ambulanti di panelle e arancini, piatti tipici regionali.
Stuzzicanti e invitanti, e…..  anche se spesso era un problema digerirli, al momento non ci pensavi, facevi la coda attendendevi il tuo turno con impazienza e poi addentavi con avidità il pane e panelle!!!
Fortunatamente sono sempre più frequenti manifestazioni a tema dove è possibile gustare ottimo street food di qualità e sopratutto vegan: la Sicilia, la Toscana, la Puglia vengono a trovarci per gratificarci con i loro manicaretti.
Mi piacerebbe provare l’emozione di lavorare su un truck, cucinare con frenesia, lavorare senza sosta per poter soddisfare i clienti in attesa, ammirare con soddisfazione l’espressione sorpresa e soddisfatta di chi addenta un burger vegan o magari uno stuzzicante pane e panelle e mi piacerebbe provare queste emozioni lavorando a fianco di Eduardo appassionato, vegan per scelta etica, raw-chef vegan, titolare del ristorante vegano crudista l’Orto già Salsamentario, blogger di Vivirvegan e Rocio  dolce e determinata compagna di vita e fantastica fotografa.
Conosco Eduardo da tempo, ammiro la sua vitalità, l’amore che trasmette, il sorriso, la gentilezza.
Qualità che trasmette nei suoi piatti e nelle sue ricette. Vegan street food rispecchia totalmente Eduardo, le ricette sono irresistibili, non è difficile immaginarsi in Grecia a gustare un Guros Pita Veggie, o in Irlanda trattenendo tra le mani un Jacket Potatoes bollente, per finire in Italia a divorare avidamente dei Suppli e non solo c’è anche la ricetta della Nduja.
L’introduzione di Yari Prete apre il libro che prosegue con la storia del cibo di strada di Valerio Costanzia; il viaggio inizia, allacciatevi le cinture e tuffatevi a stomaco vuoto in Europa, in Africa, in Medio Oriente…. il mondo dello street food ci aspetta!!!
Ho viaggiato con Eduardo e ho ammirato le splendide immagine di Rocio, ho apprezzato Yari e l’approfondimento di Costanzia e mi sono innamorata dei Churros, e aspetterò il prossimo incontro con Eduardo e sarà il Vegan Chef viaggiatore a preparli e a coccolarmi.

Vegan Street Food
di Eduardo Ferrante e Valerio Costanzia
Macro Edizioni

Trovete altre interessanti informazioni su Eduardo Ferrante ai link:
Eduardo Ferrante
Vivir Vegan

 

 

 

2 commenti su “Vegan street food”

  1. Wow che onore apparire nel tuo blog con il mio libro… mille grazie 🙂 . Anch’io ho una sorpresa per te! Il tuo splendido lavoro: “La Forchetta dei 5 Sapori”, è tra i libri consultabili nel ns ristorante a Torino. In verità aspetta te… l’amore che trasmetti e la gioia di starti vicino! Un caro abbraccio. Buon compleanno Feli 🙂

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    • E’ stato un piacere, era da tempo che desideravo manifestare il mio apprezzamento, ho sempre rimandato per mancanza di tempo… ora ci sono riuscita!!! Che onore essere presente nel tuo ristorante, e presto lo farò anche personalmente, appena sarò libera da vincoli arriverò a Torino. Un abbraccio, sei davvero unico, un grande uomo e uno chef straordinario ♥

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