Il termine gastronomia comprende non solo i modi di manipolare le vivande, l’approvvigionamento delle materie prime, la struttura dei servizi di tavola, ma tutti gli elementi storici e culturali, tecnici e materiali che concorrono nella pratica della preparazione dei cibi, nelle sue tradizioni e innovazioni.
Amo la gastronomia, mi piace scoprire gli elementi storici e culturali che hanno portato alla creazione di una ricetta.
Da una ricetta tradizionale si possono capire molte cose e gli ingredienti sono il primo punto da analizzare, ci portano direttamente al territorio d’origine, al lavoro svolto dai nostri nonni, al clima, ai raccolti; basta leggere tra le righe per scoprire il nostro passato.
Non guardo molto la televisione, ma in questo ultimo periodo un programma in particolare ha attirato la mia attenzione: L’Italia a morsi, un programma interessante dove Chiara Maci gira l’Italia a casa di appassionate Cesarine alla scoperta delle ricette della nostra tradizione, ed io guardo e ascolto rapita i racconti di queste straordinarie donne, che cercano di mantenere vivo il nostro passato attraverso le ricette e le tradizioni.
Ed ecco che Chiara arriva in Puglia, regione che adoro e che ho avuto la fortuna di visitare, tra le diverse ricette che presenta, fortunatamente molte naturalmente vegan, viene raccontata e illustrata la preparazione delle famosissime Ciceri e tria.
Pochi e semplici ingredienti per un piatto gustoso, invitante e divertente.,
Si… divertente, perchè con grande sapenzia, nonostante i pochi ingredientI, ma grazie alle differenti cotture, i Ciceri e tria stimolano l’interesse del nostro palato, la crema di ceci avvolge la pasta e la arricchisce, poi si incontrano i morbidi ceci ed infine ecco che arriva la croccantezza della pasta fritta.
Ingredienti poveri, naturalmente vegan, ma elaborati con grande maestria per un piatto tradizionale veramente gourmet.
E mentre studio la ricetta originale nasce un desiderio, il desiderio di diventare Cesarina di piatti della tradizione in versione vegan, che dite sarà possibile? Nella speranza di realizzare questo sogno mi sono dedicata alla realizzazione dei Ciceri eTria in versione glutenfree.
Anche se ho realizzato con successo diversi formati di pasta gluten free: Tortelli, Cavatelli, Malloreddus confezione pasta lunga è davvero impossibile a livello domestico; ma ecco l’idea che mi permette di… raggirare l’ostacolo e realizzare un piatto davvero ricco e gustoso.
Ingredienti:
una confezione di lasagne di lenticchie rosse da 250 gr
400 gr di ceci cotti
1 cipolla
sale integrale a piacere
pepe bianco (o nero) a piacere
Peperoncino a piacere (facoltativo)
Procedimento:
Nota: Purtroppo a causa della mia allergia al peperoncino l’ho omesso, ma se lo gradite unitelo alla cipolla nel primo passaggio della ricetta.
Pulite e lavate la cipolla, tritatela finemente o se preferite come nel mio caso, frullatela.
Versate la cipolla in una casseruola, aggiungete uno o due cucchiai di acqua, incoperchiate e fatela appassire dolcemente.
La cottura della cipolla è importante, non fatela dorare e non forzate la cottura con fiamma vivace, se cotta dolcemente con l’aggiunta di poca acqua risulta digeribile e delicata.
Unite i ceci, salate e pepate, aggiungete ancora 2 o 3 cucchiai di acqua e fateli insaporire per qualche minuto, assaggiate e aggiustate di sapore se necessario.
Nel frattempo portate a bollore abbondante acqua salata, cuocete le sfoglie di pasta per 4 minuti, tenendole al dente, scolatele con una pinza e adagiatele su un foglio di carta forno leggermente oliata.
Oliate anche i fogli di pasta e fateli raffreddare.
Tagliateli in quattro parti nel senso del lato lungo formando 4 tagliatelle.
In un pentolino portate a temperatura l’olio di semi per friggere e friggete 1/3 delle tagliatelle, scolatele su carta da cucina e conservatele per terminare la ricetta.
Scaldate i ceci, frullatene una piccola parte, aggiungete poca acqua per create una base cremosa.
Aggiungete le tagliatelle cotte, insaporite qualche minuto scaldandole e mantecandole, mescolatele con delicatezza, la pasta è molto delicata e tende a rompersi.
Adeguate la quantità di liquidi se necessario, la pasta senza glutine di lenticchie assorbe l’umidità.
A questo punto potete scegliere se unire le tagliatelle fritte nella casseruola o direttamente nei piatti.
Io ho scelto di impiattare i Ciceri e tria e completare la presentazione con la pasta fritta, prima di mangiare sarà il commensale a mescolare la pasta condendo anche la pasta fritta.
Note: i dosaggi sono per 2 persone (piatto unico) o 4 persone da completare con un secondo