Un’amica, un dono, una ricetta!
Grazie ad Elisa ho avuto l’opportunità di conoscere un nuovo legume, ho cercato link di approfondimento da inserire nel post ma non è stato semplice trovare informazioni, appena inserisco Favino in google mi rimanda a Pierfrancesco Favino, noto attore e doppiatore, continuando la ricerca mi imbatto in informazioni marginali e tutte relative al consumo animale, riesco solo ad estrapolare poche interessanti notizie e scopro che, da poco, si sta recuperando questo straordinario legume, dalle interessanti caratteristiche nutrizionali, simili alla Fava e con un alto contenuto proteico.
La farina è chiara, si scurisce durante la cottura, il sapore è piacevolmente amarognolo, con una leggera nota tostata.
Assaggiando la polentina di cottura ho insaporito equilibrando il sapore: la polentina risulta morbida e collosa da calda con il raffreddamento si compatta.
Ho preferito la cottura in forno anzichè la tradizionale frittura per panelle gustose e leggere impreziosite dalla dolcezza dei porri.
Ingredienti:
200 g di farina di favino
1/2 litro di acqua
sale integrale a piacere
pepe bianco a piacere
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
maggiorana essicata a piacere
2 grossi porri
5/6 olive verdi
Procedimento:
Lavate accuratamente i porri, affettate finemente la parte verde, versatela in una padella antiaderente, coprite con due cucchiai di acqua, incoperchiate e portate a cottura, dovranno risultare morbidi, se necessario aggiungete poca acqua e proseguite la cottura.
Fateli raffreddare poi tritateli a coltello ottenendo un trito grossolano.
Riducete la parte bianca dei porri a 4-5 mm di spessore, versateli in una larga padella antiaderente, aggiungete due cucchiai d’acqua e fate appassire a fuoco dolce.
Non coprite la padella, i porri devono ammorbidirsi mantenendosi croccanti, mescolate spesso e se necessario aggiungete poca acqua.
A cottura salate, aggiungete le olive ridotte a pezzetti, insaporite con una macinata di pepe, unite un cucchiaio di olio e mescolate. Spolverate con la maggiorana e amalgamate.
Portate a bollore l’acqua, aggiungete 1 cucchiaino di sale e appena inizia a fremere, togliete dal fuoco e versate la farina di favino mescolando con un frusta, rimettete sul fuoco e mescolando portate a cottura. Sarà necessario mescolare continuamente, la farina tende ad attaccarsi sul fondo, ma la cottura sarà veloce, in circa 20 minuti otterrete un composto colloso e corposo.
Dopo circa 15 minuti di cottura aggiungete i porri tritati, mescolate e incoroporateli perfettamente, continuate la cottura sino a quando il composto si staccherà dalle pareti della casseruola.
Versate la polentina in una teglia oliata, nel mio caso una teglia quadrata di circa 20 cm di lato, fate raffreddare completamente.
Preriscaldate il forno a 180°C, sformate e tagliate la polentina a trancetti, disponete le panelle su una teglia foderata con carta forno e fatele dorare in forno a 180°C per 15 minuti circa girandole a metà cottura.
Le panelle devono risultare dorate e croccanti in superficie.
Se lo desiderate potete confezionare le panelle con qualche ora di anticipo, conservandole in frigorifero sino al momento di infornarle.
Davvero golose e molto interessante questa farina! Mi metto alla ricerca voglio proprio provarla… grazie per le tue ispirazioni sempre meravigliose!
Grazie carissima, la farina merita davvero un assaggio e non solo….. una valida alternativa e un ingredienti in più nella nostra dispensa!!!
l’ho provata anche io e l’ho trovata valida. sto cercaando altre possibili ricette. per ora la trovo on line dal sito del podere Ca’ di Sopra di Monghidoro. alcuni supermercati locali hanno dei prodotti della ditta ma non la farina di favino
Ciao Stefano, io purtroppo non l’ho più trovata, visionerò il sito he mi hai indicato e continuovo a cercare, è un vero peccato che non si investa nel recupero di questi legumi.
La farina di favino
La trovo alla cirenaica di sandro passerini nel parco del ticino
Uso anche il favino in grani
Loronlo coltivano ed e’ buonissimo.
Potete anche ordinare on line.
Questa panella la farò sicuramente.
Grazie Sonia per le preziose informazione, dal 2o17 quando ho trovato questa farina in una fiera non ho più avuto l’occasione di gustarla. Li cercherò sicuramente on line.