Salsa miso & limone – Giovedì del libro di cucina

Annalisa ha creato una splendida rubrica… perfetta!!! Le mie due passioni insieme: la cucina ed i libri…


Adoro leggere nella stessa misura in cui amo cucinare; leggere, imparare, informarmi e conoscere nuovi ingredienti e tecniche di cottura mi ha sempre appassionato moltissimo, completo il divertimento mettendo in pratica la parte teorica.
Ho iniziato prestissimo a curiosare tra libri e riviste.
Avevo circa 10 anni e adoravo la crostata con crema pasticcera.
Non sempre mia mamma aveva il tempo di prepararmela, allora ho imparato…
Mi sono fatta la crostata, la crema, ho decorato con le strisce di pasta incrociandole sulla superficie ed infine, una volta cotta, ho completato l’opera con le mitiche amarene sciroppate: la Torta Reginetta era pronta.
Il mio primo libro: il classico e onnipresente Il cucchiaio d’argento, presto sostituito con Il cucchiaio verde!
Nel corso degli anni molti altri libri sono entrati nella cucina, ma non ho mai avuto un preferito… sino a tre anni fa, quando ho acquistato il libro di Pino Zammataro il Bioricettario:

Bioricettario

L’interesse non è stato immediato, lo leggevo, mi piaceva ma l’amore non è stato a prima vista; con il passare del tempo sempre più spesso mi ritrovo tra le mani questo libro.
Ma da allora anche il mio interesse verso la macrobiotica è mutato. Mi sono lasciata ispirare, ho imparato a yanghizzare la cipolla*, ho preso spunto per creare diverse salse, ne ho proposte alcune ed ho già citato la fonte.

Il libro è semplice, ricette con ingredienti integrali e alla portata di tutti.
Le ricette sono personalizzabili, essendo prive di fotografie non stuzzicano immediatamente, è necessario leggere con attenzione e immaginare il piatto finito, ma vi assicuro che ogni preparazione descritta è un successo garantito.
Per descrivervi meglio il libro voglio presentarvi una semplice ma gustosissima ricetta.


Non ho seguito fedelmente la ricetta del libro, questa è la mia versione tratta dal Bioricettario.

La salsa miso & limone

Ingredienti:
3 cucchiani di miso di riso
il succo di ½ limone
scorza di 1 limone
2 cucchiaini di olio extravergine d’oliva
1 cm quadrato circa di zenzero fresco grattugiato
acqua q.b.

Procedimento:
In un contenitore, anche un vasetto di vetro va benissimo, unire tutti gli ingredienti, aggiungere l’acqua necessaria per ottenere una fluida salsina.
Consiglio di iniziare con pochissima acqua, agitare e miscelare gli ingredienti, assaggiare ed allungare a piacimento sino a quando il sapore non vi soddisferà.
Questa salsina è perfetta con tutto, ottima con gli ortaggi cotti al vapore, con verdure crude, con cereali.
Si conserva qualche giorno senza problemi; generalmente la preparo e la conservo in frigorifero pronta all’uso, basta agitarla e versarla.

p.s. in questo caso l’ho utilizzata per insaporire un buonissimo cavolfiore violetto di Sicilia.

Dopo aver citato la yanghizzazione della cipolla vi riporto la descrizione e le istruzioni scritte da Pino Zammataro

YANGHIZZAZIONE DELLA CIPOLLA*
Yanghizzare vuol dire concentrare, liberare dall’acqua e da altri elementi yin, per rendere certi cibi più equilibrati ed adatti al nostro consumo. Ci sono diversi modi per farlo: il fuoco, il sale, la pressione, il tempo ecc. Nel caso della cipolla, la si libera di acqua e di quelle sostanze volatili che la rendono indigesta a molti e irritante per gli occhi di chi ha il fegato in disordine. Se ben yanghizzata la cipolla è la base deliziosa di molte zuppe e di molte altre preparazioni. Per una yanghizzazione ben riuscita, occorre armarsi di tempo e pazienza. Si taglia la cipolla a mezzaluna, su un fuoco vivo si mette a scaldare un wok, una padella spessa o un tegame basso e largo, quando è caldo s’aggiunge un po’ d’olio di sesamo e un pezzetto di cipolla a far da testimone: quando frigge è ora di mettere tutta la cipolla e cominciare a rimescolare. Non deve bruciare per cui, quando comincia ad attaccare al fondo, bisogna spegnere o abbassare il gas e togliere la marmitta dal fuoco senza toccarne il contenuto per un paio di minuti. Dopo poco l’umidità della cipolla avrà ammorbidito il fondo che si scioglierà col resto rimescolando; quindi si torna sulla fiamma viva e si continua, ripetendo l’operazione, fino ad ottenere il risultato desiderato se la cipolla è molta, la cottura può durare anche un’ora, ma alla fine avremo qualcosa di intenso, profumato e delizioso, pronto per qualunque bisogno; inoltre la cipolla sarà molto più digeribile. Potremo essere soddisfatti di noi quando sapremo ridurre 10 kg di cipolle a 1 kg senza bruciarle.
Il sale si mette solo alla fine di tutta l’operazione e si fa assorbire ancora qualche minuto, mescolando sul fuoco.

Nella mia versione non utilizzo olio, parto da freddo con le cipolle, fiamma bassa e tegame con coperchio di vetro per vedere il contenuto senza aprire. A fine cottura non aggiungo sale, conservo la mia cipolla yanghizzata per qualche giorno in frigorifero, la utilizzo quotidianamente come fondo in moltissime preparazioni.

E’ un piacere partecipare al Giovedì del Libro di cucina, grazie ad Annalisa per questa splendida iniziativa:

Banner

17 commenti su “Salsa miso & limone – Giovedì del libro di cucina”

  1. Ciao feli 🙂 anch’io condivido con te gli stessi interessi 🙂 la mia grande ambizione e quella di riempire un’intera libreria direttamente a casa mia dedicata solo ai libri di cucina. Che bello! Quando vado in libreria e mi trovo davanti allo scaffale dedicato mi vengono i brividini 😉 La tua salsa neanche a dirlo (ma credo faccia sempre piacere) é fantastica! Mi piace anche la foto che hai fatto 🙂 complimenti!! Ciao felicia, buona giornata 🙂

    Federica 🙂

    Rispondi
    • Grazie carissma…. io di libri di cucina ne ho davvero molti, anzi ho comunque tanti libri, anche se non mi piacciono o non li guardo più i libri non li elimino….. conservo anche le riviste, tutte archiviate in contenitori. Forse esagero ma mi dispiace buttare quello che ho letto. La salsa è buonissima, semplice e versatile, da provare 🙂

      Rispondi
  2. Semplice ma deliziosa! Adoro l’abbinamento limone-zenzero, aggiunto al miso non l’avevo mai provato ma dev’essere molto saporito e gustoso, grazie mille per l’idea cara Feli! ^_^

    Rispondi
  3. Ottima ricetta. Vorrei sapere a che cosa serve la farina di semi di carruba nella ricetta della tarte tatin di zucchine?
    Grazie.
    Baci.

    Rispondi
    • Grazie carissima, la farina di semi di carrube nella tarte tatin serve per addensare, ne basta pochissima è utile sopratutto quando si usano farine senza glutine (come in questo caso) la farina di riso lega perfettamente con l’aggiunta di farina di semi di carrube. Se usi la farina 0 la farina di semi di carrube puoi evitarla 🙂

      Rispondi
  4. Dico subito una cosa importante che ho letto Feli e che può essere sicuramente utile a te e tutti proprio riguardo la cipolla.
    Non si deve assolutamente conservare, nemmeno in contenitori ermetici, chiusa o celofanata, la cipolla sia cotta che cruda, perché raccoglie e assorbe tutti batteri!
    Una volta ingerita quindi rischiamo di ammalar i e stare male! E’ una notizia che avevo già letto ma che in questo caso cade a fagiolo!

    Detto questo il libro sembra davvero interessante e semplice! Sono un’appassionata di libri e leggo molto ma i lino di cucina non sono di mio interesse, ne ho alcuni ma non poi finisco nel rimanere nello scaffale o nell’armadio e non li leggo ma non perché credo di sapere tutto e non imparare nulla ma perché quando ho voglia di leggere, preferisco perdermi in racconti e storie che mi rapiscano 😉

    Il cavolfiore viola e’ stupendo ❤

    Rispondi
    • Grazie per l’informazione, direi che l’unica alternativa è congelarla in monoporzioni…. yanghizzare la cipolla non è difficile è solo un procedimento lungo, non vale la pena farlo solo per 1 cipolla, la prossima volta mi preparerò dei piccoli contenitori da conservare in congelatore!!!! Il libro è davvero molto bello…. io al contrario leggo di tutto, dipende dal giorno e dall’ispirazione ma il bello dei libri di cucina è che li riprendi quando vuoi, ed ogni volta trovi la ricetta che ti era sfuggita!!!

      Rispondi
    • Il bello dei libri è proprio questo…. non sempre è amore a prima vista, ma loro rimangono li in attesa, in qualche modo attirano la nostra attenzione, e piano piano si impara ad apprezzarli….. il magico mondo dei libri!!!

      Rispondi
  5. ehm…io non ho mai comprato il miso. Quindi non so che sapore abbia. Però so che negli ultimi mesi il mio palato richiede sapori acidi. Quindi succo di limone come se piovesse (magari piovessero limoni!!!). E perché no, magari è la volta buona che assaggi pure io sto miso, la salsina abbinata al cavolfiore mi fa già venire fame!!

    e la cipolla…da piangere per la felicità, per l’emozione che dà la cipolla affettata e cotta. E la yanghizzazione…stupenda. Meravigliosa.

    Mi sa che me lo compro sto libro va 🙂

    Rispondi
    • Grazie carissima…. il miso è buonissimo!!!! non va cotto, lo aggiungo al brodo per minestra, passato ecc in ultimo facendo sciogliere in pochissimo liquido… devi provarlo 🙂 ma se ti capita acquista il libro è una ricca fonde di stimoli 🙂

      Rispondi

Lascia un commento